ra le forme di artrosi, la gonartrosi è una delle forme più comuni. Si tratta dell’artrosi al ginocchio, condizione degenerativa che colpisce l’articolazione causando un progressivo deterioramento della cartilagine articolare. Essa rappresenta una causa significativa di dolore e disabilità, specialmente tra le persone anziane.
Sebbene l’artrosi non sia curabile, una diagnosi accurata e un trattamento appropriato possono aiutare a gestire i sintomi e a migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Diagnosi dell’Artrosi del Ginocchio
La diagnosi dell’artrosi del ginocchio si basa su un approccio integrato che comprende esame clinico, test di imaging e, se necessario, esami di laboratorio.
Durante l’esame clinico, il medico valuta l’articolazione del ginocchio tramite manovre fisiche, chiedendo al paziente di descrivere i sintomi e la loro evoluzione. L’articolazione viene ispezionata per segni di gonfiore, arrossamento, dolore alla palpazione e limitazione del movimento, mentre la presenza di crepitii durante il movimento può indicare usura della cartilagine. Per confermare la diagnosi e valutare il danno articolare, si ricorre ai test di imaging.
La radiografia è il test più comunemente usato, in quanto può evidenziare il restringimento dello spazio articolare e la presenza di osteofiti, sebbene la cartilagine stessa non sia visibile. La risonanza magnetica, pur non essendo sempre necessaria, offre immagini dettagliate delle strutture molli e può essere utile nei casi complessi o per identificare lesioni concomitanti, come quelle ai menischi.
Infine, gli esami di laboratorio aiutano a escludere altre cause di dolore articolare: sebbene non esista un test specifico per l’artrosi, esami del sangue possono escludere altre artriti come l’artrite reumatoide. L’analisi del liquido articolare, prelevato tramite un ago, può distinguere l’artrosi da condizioni come la gotta o infezioni articolari.
Trattamento dell’Artrosi del Ginocchio
Il trattamento dell’artrosi del ginocchio mira a ridurre il dolore, migliorare la funzionalità articolare e rallentare la progressione della malattia. Esistono diverse opzioni, che si suddividono principalmente in terapie conservative e interventi chirurgici.
Conservazione dell’articolazione
Le terapie conservative sono solitamente il primo approccio e includono l’uso di farmaci, fisioterapia, terapia occupazionale e stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS). I farmaci possono alleviare i sintomi dell’artrosi: il paracetamolo è indicato per il dolore lieve-moderato, mentre i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene e il naproxene, sono utili per dolore e infiammazione, sebbene possano causare effetti collaterali gastrointestinali e cardiovascolari con uso prolungato.
La duloxetina, sebbene sviluppata come antidepressivo, è approvata anche per il trattamento del dolore cronico dell’artrosi. La fisioterapia, con esercizi mirati a rafforzare i muscoli intorno al ginocchio, aiuta a migliorare la mobilità articolare. Attività a basso impatto, come nuoto e camminata, sono particolarmente benefiche.
La terapia occupazionale aiuta a modificare le attività quotidiane per ridurre lo stress sull’articolazione, utilizzando ausili come scarpe ortopediche o attrezzi speciali. La stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS) può fornire sollievo temporaneo dal dolore attraverso una corrente elettrica a bassa tensione.
Un’altra terapia utile in alcuni casi per la riduzione del dolore osteoarticolare è la magnetoterapia. Questo trattamento utilizza campi magnetici per stimolare il flusso sanguigno e favorire la rigenerazione dei tessuti, contribuendo così ad alleviare il dolore e migliorare la mobilità. La magnetoterapia è non invasiva e può essere un complemento efficace ad altre forme di terapia.
Ci sono poi terapie più complesse e mirate, come il PRP o altri tipi di infiltrazioni, per esempio con acido ialuronico. Le iniezioni intra-articolari possono offrire sollievo: le iniezioni di cortisone riducono l’infiammazione e il dolore, ma non devono essere somministrate troppo frequentemente per evitare danni ulteriori all’articolazione. Le iniezioni di acido ialuronico offrono una lubrificazione aggiuntiva, riducendo attrito e dolore, con risultati variabili a seconda del paziente.
La chirurgia protesica
Quando le terapie conservative non sono sufficienti, si possono considerare interventi chirurgici e altre procedure.
Se l’artrosi colpisce un solo lato del ginocchio, l’osteotomia del ginocchio può essere utile. Questo intervento rimodella l’osso per riequilibrare il peso sull’articolazione, riducendo il dolore e migliorando la funzionalità.
Per i casi di artrosi avanzata che non rispondono ad altri trattamenti, la protesi del ginocchio (artroplastica) può essere una soluzione. Durante questo intervento, le superfici articolari danneggiate sono sostituite con protesi in metallo e polietilene. Sebbene la procedura comporti alcuni rischi, come infezioni e complicanze di tipo trombotico (TVP o TEP), molti pazienti ottengono una significativa riduzione del dolore e un miglioramento della mobilità.
Si può prevenire l’artrosi?
Sebbene non sia possibile prevenire completamente l’artrosi, è possibile adottare misure per ridurre il rischio di svilupparla o per rallentarne la progressione. Mantenere un peso corporeo sano è importante, poiché l’obesità aumenta lo stress sulle articolazioni, in particolare sul ginocchio. Un’alimentazione equilibrata e l’esercizio fisico regolare, dunque, preferibilmente a basso impatto come nuoto, ciclismo o camminata, aiutano a mantenere le articolazioni flessibili e i muscoli circostanti forti.
Inoltre, modificare le attività quotidiane per evitare eccessivo stress sull’articolazione, come sollevamenti pesanti o movimenti ripetitivi, e l’uso di ausili ortopedici possono essere utili.
Anche se l’artrosi è una condizione complessa che richiede un approccio multifattoriale per la gestione, queste strategie possono contribuire a migliorare la qualità della vita e prevenire il peggioramento.
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