come evitare protesi

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Ritardare la protesi con le terapie conservative

Scopri come rimandare l’intervento di protesi grazie alle terapie conservative e l’ortobiologia!

La decisione di ritardare l’intervento chirurgico per la sostituzione delle articolazioni con protesi è spesso un equilibrio delicato tra il desiderio di preservare la funzionalità e il rischio di complicazioni future. Per molti pazienti, specialmente quelli che affrontano dolori articolari debilitanti o condizioni croniche come l’artrosi, la prospettiva di una sostituzione totale o parziale dell’articolazione può sembrare inevitabile. 

Tuttavia, i progressi nelle terapie conservative offrono opzioni significative per posticipare l’intervento chirurgico e migliorare la qualità della vita nel frattempo. Questo articolo esplorerà i motivi per cui si tende a ritardare la sostituzione delle articolazioni e le strategie disponibili per gestire queste condizioni in modo non invasivo.

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Perché ritardare la sostituzione dell’articolazione?

alternative protesi ginocchio e alternative protesi anca
Scopri le migliori alternative alla protesi di ginocchio e anca per alleviare il dolore e migliorare la mobilità.

La sostituzione articolare, sebbene sia un intervento molto efficace, comporta rischi e sfide, soprattutto per pazienti più giovani o con condizioni di salute complesse. Le protesi articolari, come quelle per il ginocchio o l’anca, hanno una durata media di 15/20 (ginocchio) o 20/25 anni (anca). Nei pazienti più giovani, sottoporsi precocemente a una sostituzione può significare dover affrontare ulteriori interventi di revisione nel corso della vita, che sono generalmente più complessi e rischiosi rispetto alla prima operazione.

Ogni intervento chirurgico comporta potenziali complicazioni, come infezioni, trombosi venosa profonda o problemi con l’osteointegrazione della protesi. Per alcuni pazienti, ritardare l’operazione permette di prepararsi meglio fisicamente e mentalmente, riducendo il rischio di complicanze.

Il recupero da una sostituzione articolare può essere molto veloce, ma sempre con necessità di riabilitazione intensiva. Nei pazienti con uno stile di vita attivo, ritardare l’intervento può aiutare a evitare interruzioni significative nelle loro attività quotidiane, anche se per poche settimane.

In alcuni casi, i sintomi possono essere gestiti in modo efficace con approcci non chirurgici, consentendo al paziente di mantenere una buona qualità della vita senza ricorrere immediatamente alla chirurgia.

Terapie conservative per ritardare la sostituzione articolare

La gestione conservativa si concentra sul controllo del dolore, sulla riduzione dell’infiammazione e sul miglioramento della funzionalità articolare. Le seguenti strategie sono comunemente utilizzate:

infiltrazioni articolari e iniezioni articolari
Infiltrazioni articolari: un aiuto per ridurre il dolore e migliorare la funzionalità articolare.

1. Terapia farmacologica

  • Antinfiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene e naprossene, per alleviare dolore e infiammazione
  • Iniezioni di corticosteroidi che possono fornire sollievo a breve termine per i pazienti con dolore articolare grave, con delle sinoviti in fase attiva, riducendo l’infiammazione localizzata
  • Le iniezioni intra-articolari di acido ialuronico migliorano la lubrificazione e la funzionalità dell’articolazione, fornendo sollievo per mesi in alcuni casi
  • Terapia con modificatori della malattia (DMARDs), utilizzata principalmente per condizioni come l’artrite reumatoide.

2. Terapia fisica e riabilitativa

L’esercizio supervisionato serve per mantenere la forza muscolare e migliorare la stabilità articolare. I fisioterapisti possono lavorare con i pazienti per sviluppare programmi personalizzati che includano:

  • Esercizi a basso impatto
  • Terapia manuale
  • Uso di tutori o plantari.

3. Modifiche allo stile di vita

Cambiare alcune abitudini quotidiane può fare una grande differenza nel ritardare la necessità di un intervento. Perdere peso per evitare la protesi al ginocchio, infatti, può essere una buona strategia. Una riduzione del peso corporeo diminuisce il carico sull’articolazione, alleviando dolore e rallentando il deterioramento. Una dieta ricca di omega-3, antiossidanti e fibre aiuta a ridurre l’infiammazione sistemica e promuove la salute articolare. Rinforzare i muscoli circostanti riduce la pressione diretta sull’articolazione.

4. Terapie avanzate

  • Terapia PRP (plasma ricco di piastrine) che utilizza fattori di crescita estratti dal sangue del paziente per stimolare la guarigione dei tessuti articolari
  • Cellule staminali, sebbene ancora in fase sperimentale. Il loro impiego per rigenerare i tessuti articolari sta mostrando risultati promettenti.

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Quando la chirurgia diventa inevitabile?

Nonostante i vantaggi delle terapie conservative, ci sono situazioni in cui la sostituzione dell’articolazione non può essere ulteriormente ritardata, ovvero quando il dolore diventa insopportabile nonostante le cure conservative, vi è una perdita significativa di funzionalità articolare che limita le attività quotidiane o si verifica la deformazione articolare avanzata.

Ritardare troppo a lungo la sostituzione può comportare complicazioni, come perdita ossea e cartilaginea, debolezza muscolare e un aumento del dolore e della disabilità. Ritardare la sostituzione delle articolazioni con protesi è una strategia valida in molti casi, soprattutto quando si utilizzano terapie conservative mirate a ridurre il dolore e preservare la funzionalità. Tuttavia, questa decisione deve essere bilanciata con i rischi di ulteriore deterioramento articolare e le eventuali complicazioni chirurgiche future. 

La chiave per il successo è una stretta collaborazione tra il paziente e il team sanitario, con un monitoraggio costante per adattare le terapie alle necessità individuali.

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